sabato, ottobre 04, 2025

Come pescare il pesce Balestra dal kayak

La sua pesca in kayak richiede poche ma semplici nozioni.

Nei mesi caldi si pesca in kayak facilmente su un fondale sabbioso che va dai 4 mt ai 15. l balestra risultano incuriositi sia  dal colore che dal movimento dell'esca.

L'esca per eccellenza è il cannolicchio che su fondale sabbioso trova e si nutra , ma risulta non tanto efficace come il gambero che degusciato  sono poco tenaci all'amo. Il balestra, infatti, in poche mosse riesce a sfilare il gambero o il cannolicchio specie se non è ben tenuto saldo all'amo dal filo elastico.

Provando e riprovando ma partendo dall'esperienza di un amico che già ci pescava da anni (Antonio) ho sviluppato un mio modo di pescarci.

La tecnica prevede l'uso  di canna e mulinello o lenza a mano.


Questa lenza termina con una esca finta, un polipetto siliconico glow che ha dentro un'olivetta scorrevole di piombo di 20 gr. circa seguita da 2 perline e una triplo girella  a cui è legato un terminale di cm 40 e un amo back n.4.

In entrambi i casi la lenza madre prevede nel mulinello un buon monofilo dello 0,30 e nella lenza a mano uno 0,40.

La migliore esca, per via della sua tenacità all'amo,  è il calamaro o il totano fatto a striscioline pronto da innescare.

La tecnica prevede un costante spostamento ma anche degli stop.

Lo spostamento alza il polipetto (esca finta) dal fondo venendo facilmente

individualizzato dal pesce e fungendo da richiamo. Vicino  si presenterà  il pezzetto di totano o calamaro innescato che risulterà irresistibile al suo palato.
I fattori che migliorano la giornata di pesca sono:
- mare calmo e assenza di corrente
- molta visibilità in acqua
- trovare il posto dove loro gravitano e si riproducono ovvero dove loro formano grandi buche nelle distese infinite di fondo sabbioso.
- giornata soleggiata (sole a manetta)

Il Pesce Balestra

Il pesce balestra (Balistes capriscus), conosciuto anche come pesce porco, è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Balistidae.

Questa specie è diffusa nel mar Mediterraneo e su entrambe le sponde dell'Atlantico temperato e tropicale. 


Popola fondi duri di vario tipo, dai fondali sabiosi a rocciosi alle barriere coralline, comprese le barriere artificiali. Si trova anche nei porti. Preferisce zone ricche di vegetazione algale.

 A volte staziona in superficie all'ombra di oggetti galleggianti. Può incontrarsi da 0 a 100 metri di profondità, ma di solito è costiero e non supera i 55 metri.

Raggiunge eccezionalmente la lunghezza di 66 cm; la taglia media giunge fino a 44 cm. Il peso massimo registrato è di 6,2 kg.

Vive solitario o in coppie. Si tratta di una specie curiosa che può essere avvicinata con relativa facilità. Può mordere piuttosto dolorosamente, soprattutto nel periodo riproduttivo o se maneggiato. Può emettere dei suoni simili al grugnito del maiale, soprattutto quando catturato; da qui il nome comune di "pesce porco".

Si riproduce in estate. Le uova sono deposte in una piccola buca sul fondale, che viene scavata dalla femmina e sorvegliata dal maschio. Le larve e i giovanili sono pelagici e si stabiliscono sul fondale dopo 4-7 mesi dalla nascita.

Si nutre di invertebrati bentonici, come crostacei e molluschi a guscio duro, che frantuma con la forte dentatura. Si nutre stando in posizione verticale



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