05 settembre, 2008

Surfcasting: le cose che contano!

Una canna da gestire con mare grosso, uno zaino e tanto iodio mi consentono di riappropriarmi della vera disciplina della pesca sull’onda: il surfcasting.

La passione alieutica, lo iodio e la voglia di stare a contatto con la natura mi hanno portano sempre di più, da surfcaster purista e garista, nei diversi anni all'acquisto sfrenato di diverse attrezzature (l'ultima canna in commercio sempre piu' sottile, l'ultimo mulo super argentato...fili sempre piu' sottili e via dicendo).


La pesca a Surf era diventata un desiderio ma nello
stesso tempo un inevitabile STRESS poichè il sol pensiero di dovere portare diversa attrezzatura (borse, borsettine,canne, muli, picchetti, serbidora, piombi, secchio..ecc..) mi costringeva a ridurre le pescate e a rimanere malvolentieri a casa.
Ma cosa avevo perso di vista? Ma cosa avrei dovuto fare per passare un paio di ore in mare , anche solo, fiondando la mia amata zavorra in questa fantastica disciplina?

La semplicità...ecco quello che mi occorreva! Basta!
Via tutto!
Una canna, uno zaino con lo stretto necessario, un picchetto, l'esca, rigorosamente di pescheria pronta all'uso, e via in spiaggia!

Ecco che, con un semplice equipaggiamento, mi sono riappropriato della vera disciplina del Surfcasting ovvero della "pesca al lancio da riva", una pesca adesso sicuramente piu'di aspetto ma che non perde mai di vista la sua finalità: il relax.

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